Sostegni bis un ponte tra ristori e investimenti

Sostegni bis un ponte tra ristori e investimenti

Il quadro di riferimento

Il decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 s’inquadra in uno scenario diverso da quello dei decreti che lo hanno proceduto in quanto, pur continuando l’azione di ristoro e di sostegno alle attività più colpite dalla pandemia, si proietta in maniera decisa verso la prospettiva di ripresa della vita economica e sociale del Paese. I presupposti si rinvengono  nei  diversi  atti  emanati  di  recente  con  particolare  riferimento  allo scostamento di bilancio, approvato dal Parlamento il 22 aprile in parallelo con il Documento di economia e finanza (DEF), e al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) inviato alla Commissione UE il 30 aprile. Tali presupposti configurano un quadro di riferimento ampio che si caratterizza per una serie notevole di riforme, di interventi e di azioni destinata a realizzare nel medio periodo un grande processo di ripresa, di rilancio e di sviluppo. La credibilità degli strumenti previsti si fonda non soltanto sulla progettualità che accompagna le scelte effettuate, ma sulla imponente copertura finanziaria rappresentata da fondi europei e nazionali. Già nel bilancio 2021 sono stati previsti molti interventi che riguardano il sostegno al settore aeroportuale, alle filiere agricole, alla pesca e all’acquacoltura, al settore turistico, al trasporto pubblico locale, alle piccole e medie imprese. Inoltre l’articolo 1, comma 1037 della legge di bilancio ha previsto l’istituzione di un Fondo di rotazione destinato all’attuazione del programma Next Generation UE rivolto a fornire alle amministrazioni anticipazioni rispetto alle risorse provenienti dalla UE, al fine di assicurare la tempestiva attivazione degli interventi. Il Fondo è iscritto in 117,.6 miliardi di euro nel triennio 2021 – 23, di cui 32,7 miliardi nel 2021.

Ed è proprio il PNRR a rappresentare lo strumento fondamentale di riferimento del processo di ripresa e di sviluppo mobilitando un volume complessivo di risorse per oltre 235 miliardi di euro. Ai fondi provenienti dal NGUE di 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 per sovvenzioni, vanno aggiunte le risorse del Fondo complementare di 30,6 miliardi stanziato con il decreto-legge 6 maggio 2021, n.59 che ha approvato il Piano nazionale per gli investimenti finalizzato ad integrare, con risorse nazionali, gli interventi del PNRR. In una prospettiva di più lungo periodo, va altresì considerato l’incremento della dotazione del Fondo europeo per lo sviluppo e la coesione relativo alla programmazione 2021-2027.La puntualizzazione degli obiettivi, l’individuazione delle modalità e dei tempi di attuazione nell’ambito di ciascuna delle sei missioni e dei 16 componenti, l’indicazione dei contenuti delle riforme da realizzare con il relativo cronoprogramma, i meccanismi di monitoraggio e di controllo e soprattutto il riferimento a risorse finanziare certe conferiscono al PNRR un notevole grado di attendibilità e di concretezza tanto da costituire il Programma nazionale di riforma quale parte sostanziale del DEF 2021. In tal modo il PNRR s’inserisce e si collega in modo strutturale agli strumenti di bilancio e rappresenta il principale punto di riferimento della politica espansiva a partire da questo anno e negli anni successivi. Si apre dunque la via verso un percorso di ripresa e di rilancio cui contribuisce in maniera determinante il miglioramento della situazione sanitaria segnata dalla diminuzione dei contagi, dalla minore pressione sugli ospedali e soprattutto da un avanzamento progressivo della vaccinazione che potrebbe condurre presto all’immunità diffusa.

Il secondo scostamento di bilancio

Significativa è al riguardo l’approvazione da parte ella Camera e del Senato, intervenuta nella medesima giornata del 22 aprile con maggioranze diverse, delle risoluzioni  concernenti  il  Documento  di  economia  e  finanza  2021  (DEF)  e l’autorizzazione  al  secondo  scostamento  di  bilancio  richiesta  dal  Governo  con relazione in data 15 aprile. Nelle premesse, il Governo ricorda che, come già avvenuto nel 2020, la Commissione europea ha deciso anche per l’anno in corso l’applicazione della c.d. general escape clause al fine di assicurare agli Stati membri lo spazio di manovra necessario per affrontare l’emergenza epidemica e per contrastare gli effetti recessivi sulle economie derivanti dalla diffusione del Covid-19. L’applicazione della clausola consente agli Stati membri di deviare temporaneamente dal percorso di aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine, ma non sospende l’applicazione del Patto di stabilità e crescita, né le procedure del semestre europeo in materia di sorveglianza fiscale. Nel prevedere una situazione sanitaria che tende al miglioramento, il Governo ritiene che al rilancio dell’economia, che deriverà nel medio termine dall’attuazione del PNRR, devono accompagnarsi interventi immediati di sostegno e di rilancio rivolti ad anticipare l’avvio della ripresa. Il rischio di danni permanenti al tessuto produttivo vanno limitati al fine di scongiurare il rischio di non riuscire a recuperare i livelli produttivi precedenti alla crisi. A giudizio del Governo, è questa la fase in cui è necessario impartire la spinta più decisa all’economia e sostenere con più vigore le fasce maggiormente colpite della popolazione, quali i giovani e le donne, per far sì che tutte le energie del Paese siano destinate alla ripartenza e alla valorizzazione degli investimenti, della ricerca e della formazione. Il Governo ritiene pertanto necessario proseguire nell’azione di sostegno già iniziata in favore degli operatori economici, dei lavoratori, dei cittadini e di tutti i soggetti maggiormente colpiti dagli effetti della pandemia. A questo punto vengono indicati nella relazione i contenuti di massima del nuovo decreto che riguarderanno interventi di sostegno alle imprese attraverso misure rivolte a ridurre i costi fissi e a favorire il credito e la liquidità, ulteriori interventi per i lavoratori e le famiglie in condizioni di maggior disagio, nuove misure a favore dei giovani, politiche di sostegno alle fasce più deboli e interventi a favore del trasporto pubblico locale. Nello stesso tempo viene preannunciata l’emanazione di un provvedimento legislativo inteso a rafforzare il PNRR attraverso un Fondo complementare rivolto a finanziare, con risorse nazionali, progetti presentati dalle amministrazioni che, seppure riconosciuti prioritari,   risultano   eccedere   l’ammontare   complessivo   delle   risorse   destinate all’Italia. Per l’attuazione dei suddetti interventi il Governo, sentita la Commissione europea, richiede al Parlamento, ai sensi dell’articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, l’autorizzazione al ricorso all’indebitamento per gli anni che vanno dal 2021 al 20 Per il primo triennio la richiesta è la seguente:

  • in termini di saldo netto da finanziare di competenza e di cassa del bilancio dello Stato

50 miliardi di euro per il 2021 e 10 miliardi per ciascuno degli anni 2022 e 2023

  • in termini di fabbisogno

43 miliardi di euro per il 2021, 6 miliardi per il 2022, 4,5 miliardi per il 2023

  • in termini di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche

40 miliardi di euro per il 2021, 6 miliardi per il 2022 , 4,5 miliardi per il 2023.

Si tratta di importi massimi comprensivi della spesa per interessi passivi conseguenti il maggior disavanzi autorizzato.

Nella  stessa  relazione  il  Governo  richiede  altresì  l’autorizzazione  a  rivedere  il percorso di avvicinamento all’Obiettivo di medio termine (OMT) fissando il nuovo livello dell’indebitamento netto al:

  • 11,8 per cento del PIL nel 2021, – 5,9 per cento nel 2022, – 4,3 per cento nel 2023,
  • 3,4 per cento nel 20

In  termini strutturali,  l’indebitamento  netto  programmatico  delle amministrazioni pubbliche si attesterebbe al:

  • 9,3 per cento del PIL nel 2021, – 5,4 per cento nel 2022, – 4,4 per cento nel 2023,
  • 3,8 per cento nel 20

Il  rapporto  debito/PIL,  previsto  per  il  2021  nel  159,8  per  cento,  si  ridurrebbe progressivamente negli anni successivi in misura del :

156,3 per cento nel 2022, 155 per cento nel 2023 e al 152,7 nel 2024.

Il nuovo profilo di avvicinamento all’OMT considera l’aggiornamento del quadro macroeconomico e di finanza pubblica tendenziale, come illustrato nel DEF 2021 presentato congiuntamente alla relazione.

L’indebitamento richiesto dal Governo viene autorizzato dalla Camera dei deputati e dal Senato con risoluzioni approvate il 22 aprile 2021, a larga maggioranza dei rispettivi componenti. Entrambi gli atti indicano al Governo le priorità da considerare nell’emanando decreto.

Il Fondo complementare

Ottenuta l’autorizzazione del Parlamento allo scostamento di bilancio e il via libera alla  presentazione del PNRR alla Commissione UE, prima di procedere all’emanazione del decreto Sostegni bis, il Governo completa il disegno di programmazione attraverso il decreto-legge 6 maggio 2021, n.59 che reca “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”. Si tratta di un provvedimento di grande rilievo che approva il Piano nazionale per gli investimenti complementari finalizzato ad integrare con risorse nazionali gli interventi del PNRR per complessivi 30.622,46 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026. Il decreto individua gli investimenti da realizzare nell’ambito di un ciascun campo d’intervento strettamente collegato con le “missioni” in cui si articola il PNRR e ripartisce nei suddetti ambiti l’intero importo del Fondo. Tra le più notevoli si segnalano le seguenti destinazioni (in milioni di euro):

  • 760 per rinnovo flotte, bus, treni e navi verdi, rafforzamento delle linee di trasporto regionali e municipali, rinnovo di materiale rotabile, implementazione del monitoraggio dinamico delle infrastrutture, controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel, sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle strutture portuali

ai cambiamenti climatici, aumento selettivo della capacità portuale, efficientamento energetico, elettrificazione delle banchine

  • 880 per il progetto Polis– case dei servizi di cittadinanza digitale, transizione 4.0, accordi per l’innovazione
  • 2.387,4 per interventi per la salute, l’ambiente e il clima, ospedali sicuri e sostenibili, ecosistema innovativo della salute
  • 750 per servizi digitali e di cittadinanza digitale, piattaforma Pago PA e App.IO

piattaforma notifiche digitali, tecnologie satellitari ed economia spaziale, ecosistemi per l’innovazione al Sud in contesti urbani marginalizzati

  • 780 per interventi per le aree del terremoto del 2009 e del 2016
  • 455,24 per investimenti strategici sul patrimonio culturale, edifici e aree naturali
  • 203,3 per contratti di filiera e distrettuali nei settori agroalimentare, pesca, acquacoltura. silvicoltura, floricultura e vivaista.

Altre assegnazioni riguardano la ricerca per tecnologie e innovazioni in ambito sanitario e assistenziale, la costruzione e il miglioramento di padiglioni e spazi per le strutture penitenziarie, i piani urbani integrati, gli interventi nelle linee ferroviarie Verona – Padova e Salerno Reggio Calabria.

Il decreto legge prevede altresì l’incremento di 15,5 miliardi di euro della dotazione

aggiuntiva del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), previsto in 50 miliardi di euro dalla legge di bilancio 2021, relativo alla programmazione 2021-2027 in annualità che decorrono dal 2022 al 2034.

Sotto il profilo procedurale, il decreto prevede che ai suddetti interventi si applicano, in quanto compatibili, le misure di semplificazione, accelerazione, trasparenza e conoscibilità dello stato di avanzamento stabilite per il PNRR, nonché misure di eventuale revoca delle risorse in caso di mancato utilizzo nei tempi stabiliti. E’ previsto pertanto il monitoraggio degli interventi sulla base di un cronoprogramma stabilito con decreto del MEF nel quale sono individuati, per ciascun intervento o programma, gli obiettivi iniziali, intermedi e finali coerenti con gli impegni assunti nel PNRR con la Commissione europea.

Per quanto riguarda infine il finanziamento degli interventi previsti, l’articolo 5 specifica gli oneri derivanti dal decreto per ciascuno degli anni che vanno dal 2021 al 2035, comprensivi degli interessi passivi, e ne assicura la copertura quasi completa mediante il ricorso all’indebitamento autorizzato dalla Camera dei deputati e dal Senato con le risoluzioni in data 22 aprile 2021. Per i primi tre anni le quote utilizzate sono: 6.2280,5 milioni di euro per il 2021, 9.173,49 per il 2022 e 9.835,40 nel 2023. Di conseguenza, i livelli massimi del saldo netto da finanziare e del  ricorso  al mercato stabiliti dalla legge di bilancio 2021, sia in termini di competenza che in termini di cassa, già aumentati dal decreto-legge 22 marzo 2021, n.41 (Sostegni 1), sono ulteriormente elevati per ciascuno dei tre anni di riferimento.

Il decreto-legge 25 maggio 2021, n.73 (Sostegni bis)

A distanza di oltre un mese dall’autorizzazione parlamentare allo scostamento di bilancio, che ne costituisce il presupposto, è stato emanato il decreto-legge 25 maggio 2021, n.73 che reca “Misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19 per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali”. Il decreto si colloca sulla scia dei precedenti provvedimenti di ristoro e di sostegno, ma anche in una prospettiva di ripresa e di sviluppo. Consta di 77 articoli riuniti in nove titoli che tracciano l’intera area degli interventi:

  • – Sostegno alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi fissi
  • – Misure per l’accesso al credito e la liquidità delle imprese 3 – Misure per la tutela della salute

4 – Disposizioni in materia di lavoro e politiche sociali 5 – Enti territoriali

6 – Giovani, scuola e ricerca 7 – Cultura

  • – Agricoltura e trasporti
  • – Disposizioni finali e finanziarie

Esaminiamo in sintesi i contenuti, rinviando l’esame analitico degli interventi, sotto l’aspetto finanziario, alla tabella allegata.

Interventi a favore delle imprese e dell’economia

Sono previsti in circa 21 miliardi di euro e costituiscono la parte prevalente del decreto. Essi consistono nel rinnovo e nell’estensione dei contributi a fondo perduto in favore dei titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, ma anche a favore degli enti non commerciali e del terzo settore. Cambiano i criteri di calcolo del contributo e gli importi presentano un lieve aumento, pur se restano distanti dai danni subiti specie dalle imprese del settore alberghiero, turistico e della ristorazione. Per queste categorie è tuttavia previsto anche l’abbattimento dei costi fissi per canoni di locazione degli immobili attraverso crediti d’imposta e misure di agevolazione fiscale. Altre misure riguardano il contributo per il pagamento delle bollette elettriche, l’incremento di fondi destinati all’internazionalizzazione delle imprese, le indennità agli operatori del turismo invernale, il sostegno delle attività economiche chiuse per l’epidemia e l’ulteriore rinvio al 1°gennaio 2022 della “plastic tax”.

Notevoli si presentano le misure in favore delle imprese per agevolare e garantire l’accesso al credito, sostenere la liquidità e incentivare la capitalizzazione. Sono previste in oltre 8.500 milioni di euro e consistono principalmente nella moratoria sui prestiti applicata alle quote capitale fino al 31 dicembre 2021, nella rimodulazione e nel prolungamento degli strumenti di garanzia per le Pmi e Sace, nell’introduzione della garanzia pubblica di portafoglio a supporto dei crediti per il finanziamento di progetti di ricerca e di investimento di piccole e medie imprese, nel favorire gli aumenti di capitale attraverso la nuova disciplina dell’ACE, in agevolazioni fiscali, crediti di imposta e compensazioni in relazione ad attività di investimento.

Misure per la tutela della salute

Sono previste in oltre 3 miliardi di euro e rivolte a potenziare il Sistema sanitario nazionale. In particolare, sono dirette e a ridurre i tempi delle liste di attesa, a incentivare i processi di riorganizzazione della rete dei laboratori, a favorire la ricerca e lo sviluppo di vaccini e farmaci, a sanificare gli ambienti, ad acquistare dispositivi di protezione, a provvedere alle esigenze che si manifestano attraverso l’ulteriore dotazione di fondi al Commissario straordinario. Da segnalare i contributi per il reclutamento di psicologi nei servizi territoriali di neuropsichiatria infantile e le iniziative di monitoraggio dei pazienti ex Covid.

 

Interventi in materia di lavoro e politiche sociali

Sono previsti in quasi 4 miliardi di euro. Le misure di maggior rilievo riguardano

la corresponsione di ulteriori mensilità del reddito di emergenza (REM), l’introduzione della tipologia del contratto di rioccupazione, volto a incentivare l’inserimento  dei  lavoratori  disoccupati  nel  mercato  del  lavoro,  il  rinnovo  della indennità una tantum per i lavoratori stagionali, del turismo e dello spettacolo, l’estensione a tutto il 2021 del contratto di espansione, la proroga della CIGS, l’incremento del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, l‘assunzione di medici e tecnici per la prevenzione sui luoghi di lavoro, la decontribuzione nei settori del turismo, degli stabilimenti termali e del commercio. Notevole è in questa parte del decreto la nuova disciplina degli organi dell’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro (ANPAL) e il potenziamento dei Centri per l’impiego.

 

Enti territoriali

Le risorse da trasferire agli enti territoriali sono previste in oltre 2.150 milioni di euro. Gli interventi principali riguardano il finanziamento del trasporto pubblico locale, l’incremento del contributo ai Comuni per compensarli del mancato introito dell’imposta di soggiorno, un’ulteriore assegnazione del contributo per l’esercizio delle funzioni fondamentali, l’istituzione di un fondo per misure di sostegno all’equilibrio di bilancio degli enti locali. Da rimarcare l’assegnazione di fondi ai Comuni rivolti ad adottare misure urgenti di solidarietà alimentare e di sostegno alle famiglie per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche.

 

Giovani, scuola e ricerca

Sono previste complessivamente risorse per oltre 672 milioni di euro destinate in prevalenza a misure urgenti per la scuola. Esse riguardano il regolare inizio dell’anno scolastico, la prevenzione sanitaria di insegnanti e studenti e soprattutto la tempestiva nomina dei docenti attraverso procedure concorsuali semplificate.

Per i giovani, sono previste agevolazioni fiscali per l’acquisto della casa e si dispone il potenziamento del Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto per la prima casa e del Fondo di Garanzia prima casa, portando la percentuale di copertura della garanzia dal 50 all’80 per cento. Sono altresì previste risorse a sostegno degli studenti e della formazione superiore e nuove norme in materia di accesso alle scuole di specializzazione medica.

Con riferimento alla ricerca, è prevista l’istituzione di un apposito fondo, denominato “Fondo italiano per la scienza”, con una dotazione iniziale di 50 milioni di  euro  per  l’anno  2021  e  di  150  milioni  di  euro  a  decorrere  dall’anno  2022.

L’assegnazione delle risorse avviene attraverso procedure competitive. Si prevede inoltre un credito d’imposta per le imprese che effettuano attività di ricerca e sviluppo per  farmaci  innovativi,  inclusi  i  vaccini.  Il  beneficiario  dell’aiuto dovrà  però impegnarsi a concedere licenze non esclusive a condizioni di   mercato non discriminatorie a terzi.

Cultura

Sono destinate risorse per oltre 361 milioni di euro. Gli interventi principali riguardano l’incremento dei fondi per lo spettacolo, il cinema e le attività audiovisive, il sostegno a istituzioni culturali e musei, le agevolazioni per la ripresa degli spettacoli  viaggianti,  il  sostegno  della  filiera  della  stampa  e  degli  investimenti pubblicitari. Notevole rilievo assumono in questo campo le nuove disposizioni in tema di previdenza e assistenza dei lavoratori dello spettacolo con particolare riferimento al diritto all’indennità di malattia.

 

Agricoltura e trasporti

Sono destinate complessivamente risorse per circa 1.280 milioni di euro, di cui 630 per l’agricoltura e 650 per i trasporti.

In materia di agricoltura, sono previste misure di sostegno che riguardano anche la pesca, l’acquacoltura e il settore agrituristico con stanziamenti crescenti fino al 2029. Le misure introdotte nell’immediato riguardano le indennità per i  lavoratori  dei settori suddetti, l’esonero contributivo a favore delle filiere appartenenti ai settori agrituristico e vitivinicolo, i contributi per la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole danneggiare dalle avversità atmosferiche.

In materia di trasporti, viene incrementato il Fondo per la la compensazione dei danni subiti dagli operatori nazionali del trasporto aereo, con particolare riferimento ai gestori  aereoportuali  e  ai  prestatori  di  servizi  aeroportuali.  E’ altresì  prevista  la concessione alla Società Aerea Italiana di un finanziamento a titolo oneroso da utilizzare per la continuità operativa e gestionale.

In ordine al trasporto stradale, al fine di garantire la sicurezza della circolazione e la copertura degli oneri connessi alle attività di monitoraggio, sorveglianza, gestione, vigilanza, infomobilità e manutenzione delle strade inserite nella rete di interesse nazionale, è autorizzata in favore dell’ANAS la spesa di 73,3 milioni di euro per il biennio 2021 -22. Viene inoltre prorogato il contingente “Strade sicure” con la remunerazione delle maggiori prestazioni straordinarie dei Corpi addetti.

Per quanto riguarda infine il trasporto ferroviario, il decreto prevede l’ulteriore spesa di 150 milioni di euro a favore di RFI allo scopo di sostenere la ripresa del traffico ferroviario in considerazione del perdurare dell’emergenza epidemiologica.

 

Altri interventi

Sempre allo scopo di contenere gli effetti negativi dell’epidemia e di fronteggiare esigenze indifferibili, è prevista nel titolo IX del decreto l’istituzione o l’incremento di alcuni Fondi a specifica destinazione negli importi indicati nella tabella allegata per un ammontare complessivo di circa 2 miliardi di euro.

 

Analisi finanziaria

Per i suoi contenuti che prevedono interventi di sostegno ad ampio raggio, i quali si proiettano nella prospettiva di ripresa delle attività economiche e della vita sociale, il decreto spazia in ordine ai finanziamenti comprendendo un arco temporale che va dal 2021 fino al 2034. Gli oneri relativi a tale periodo, in termini di maggiori spese e minori entrate, sono determinati dall’articolo 77 per ciascun anno. Con riferimento al primo triennio essi sono:

  • 41.873,8 milioni di euro per l’anno 2021
  • 378,1 milioni per l’anno 2022
  • 073,1 milioni per l’anno 2023.

Detti oneri sono specificamente indicati nella tabella allegata con riferimento ai singoli articoli del decreto.

La quasi totalità degli oneri è finanziata con il ricorso all’indebitamento entro i limiti dell’autorizzazione parlamentare allo scostamento di bilancio del 22 aprile che, come si può osservare, presenta un analogo arco temporale di riferimento.

Di conseguenza i saldi fissati dall’articolo 1 della legge 178 del 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio 2021) relativi al 2021, già aumentati con il decreto-legge del 6 maggio istitutivo del Fondo complementare al PNRR, vengono ulteriormente elevati come segue (in milioni di euro):

  • livello massimo del saldo netto da finanziare
  • in termini di competenza da 19000 a 286.000 (+ 90.000 )

– in termini di cassa da 279.000 a 379.000 ( + 100.000)

  • livello massimo del ricorso al mercato finanziario
  • in termini di competenza da 48235 a 573.235 (+90.000)

– in termini di cassa da 566.365 a 666.365 (+100.000)

Il nuovo limite massimo di emissione di titoli pubblici in Italia e all’estero, stabilito in 145 miliardi di euro dalla legge di bilancio 2021, viene dal decreto in esame rideterminato in 223 miliardi con un incremento di 78 miliardi di euro.

La situazione finanziaria che si è determinata è dunque molto pesante, ma alcuni importanti segnali di ripresa e soprattutto le iniziative in corso per dare attuazione alle riforme e ai progetti del PNRR, in un clima di fiducia e di graduale superamento dell’emergenza sanitaria, potranno condurre ad una svolta e a considerare questo decreto come l’ultimo in tema di ristori.

Oneri degli interventi previsti dal decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73

“Misure urgenti connesse all’emergenza COVID-19 per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali”

(in milioni di euro)

 

 

Anni di riferimento 2021 2022 2023
 

Titolo I  Sostegno alle imprese, all’economia e  abbattimento dei costi fissi

Art. 1 Contributo a fondo perduto 15.400,0    
Art. 2 Fondo per il sostegno delle attività economiche   chiuse 100,0    
Art. 3 Incremento risorse sostegno comuni vocazione montana 100,0    
Art. 4 Estensione e proroga del credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda 1.910,6    
Art. 5 Proroga riduzione degli oneri delle bollette elettriche 200,0    
Art. 6 Agevolazioni Tari 600,0    
Art. 7 Misure urgenti a sostegno del settore turistico, delle attività economiche e commerciali nelle Città d’Arte e bonus alberghi 200,0 100,0  
Art. 8 Misure urgenti per il settore tessile e della moda, nonché per altre attività economiche particolarmente colpite dall’emergenza epidemiologica 170,0 150,0  
Art. 9 Proroga del periodo di sospensione delle attività dell’agente della riscossione, dei termini plastic tax e del termine per la contestazione delle sanzioni 259,3 121,8  
Art.10 Misure di sostegno al settore sportivo 369,0    
Art. 11 Misure urgenti di sostegno all’export e all’internazionalizzazione 1.600,0    
Totale Titolo I 20.908,9 371,8 0,0
 

Titolo II Misure per l’accesso al credito e la liquidità  delle imprese

Art. 12 Garanzia Fondo PMI grandi portafogli di finanziamenti a medio-lungo termine per progetti di ricerca e sviluppo e programmi di investimento 1.000,0    
Art. 13 Misure per il sostegno alla liquidità delle imprese 20,0    

 

 

Anni di riferimento 2021 2022 2023
 

Titolo I  Sostegno alle imprese, all’economia e  abbattimento dei costi fissi

Art. 15 Misure per lo sviluppo di canali alternativi di finanziamento delle imprese 100,0 100,0  
Art. 18 Recupero iva su crediti non riscossi nelle procedure concorsuali 340,0    
Art. 19 Proroga degli incentivi per la cessione di crediti e  ACE innovativa 2021 (fino al 2024 decrescente) 2.881,2 5,3 106,7
Art. 20 Modifiche alla disciplina del credito d’imposta per i beni strumentali nuovi 1.304,8    
Art. 21 Fondo di liquidità per il pagamento dei debiti commerciali degli enti territoriali 1.001,0    
Art. 22 Estensione del limite annuo dei crediti compensabili o rimborsabili ai soggetti intestatari di conto fiscale per l’anno 2021 1.607,1    
Art. 24 Rifinanziamento Fondo per il sostegno alle grandi imprese e misure per la continuità del trasporto aereo di linea di passeggeri 300,0    
Art. 25 Interventi di sostegno alle imprese aerospaziali 15,0    
Totale Titolo II 8.569,1 105,3 106,7
Titolo III   Misure per la tutela della salute
Art. 26 Disposizioni in materia di liste di attesa e utilizzo flessibile delle risorse 477,7    
Art. 27 Esenzione prestazioni di monitoraggio per pazienti ex COVID 28,8 25,0 4,4
Art. 28 Iniziative internazionali per il finanziamento dei “beni pubblici globali” in materia di salute e clima 500,0    
Art. 29 Incentivo al processo di riorganizzazione della rete dei laboratori del Servizio sanitario nazionale 46,0 23,0  
Art. 30 Misure per lo sviluppo della sanità militare e della capacità produttiva nel settore vaccinale e antidotico 89,4    
Art. 31 Disposizioni in materia di ricerca e sviluppo di vaccini e farmaci   ( quote annue crescenti fino al 2033)   19,3 40,6
Art. 32 Credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione 200,0    
Art. 33 Servizi territoriali e ospedalieri di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza e reclutamento straordinario psicologi 27,9    

 

 

Anni di riferimento 2021 2022 2023
 

Titolo I  Sostegno alle imprese, all’economia e  abbattimento dei costi fissi

Art. 34 Altre disposizioni urgenti in materia di salute Interventi di competenza del Commissario straordinario 1.652,5 3,3  
Totale Titolo III 3.022,3 70,6 45,0
 

Titolo IV   Disposizioni in materia di lavoro e politiche sociali

Art.36 Ulteriori disposizioni in materia di reddito di emergenza 884,4    
Art. 37 Reddito di ultima istanza in favore dei professionisti con disabilità 8,5    
Art. 38 Disposizioni in materia di NASPI 327,2    
Art. 39 Disposizioni in materia di contratto di espansione   (+ 26,7 nel 2024) 101,7 225,5 50,5
Art. 40 Ulteriori disposizioni in materia di trattamenti di integrazione salariale 163,7   24,0
Art. 41 Contratto di rioccupazione  (+ 42,0 nel 2024) 585,6 90,8  
Art. 42 Proroga indennità lavoratori stagionali, turismo e spettacolo 771,4    
Art. 43 Decontribuzione settori del turismo e degli stabilimenti termali e del commercio 770,0   97,0
Art. 44 Indennità per i collaboratori sportivi 255,8    
Art. 45 Proroga CIGS per cessazione e incremento del Fondo sociale per occupazione e formazione   125,0  
Art. 46 Oneri di funzionamento dei centri per l’impiego, modifiche al decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150 e contributo straordinario agli istituti di patronato 70,0 50,0  
Art. 48 Piano nazionale per le Scuole dei mestieri 20,0    
Art. 49 Disposizioni in favore dei lavoratori frontalieri 6,0    
Art. 50 Interventi urgenti per la vigilanza e la sicurezza sui luoghi di lavoro 3,4 10  
Totale Titolo IV 3.967,7 501,3 171,5

 

 

Anni di riferimento 2021 2022 2023
Titolo I  Sostegno alle imprese, all’economia e  abbattimento dei costi fissi
Titolo V   Enti  territoriali
Art. 51 Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico locale 500,0    
Art. 52 Misure di sostegno all’equilibrio di bilancio degli enti locali, proroga di termini concernenti rendiconti e bilanci degli enti locali e fusione di comuni 506,5 6,5  
Art. 53 Misure urgenti di solidarietà alimentare e di sostegno alle famiglie per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche 500,0    
Art. 54 Restituzione riserve Province autonome Trento e Bolzano 120,0    
Art.55 Incremento contributo mancato incasso imposta di soggiorno 100,0    
Art. 56 Utilizzo nell’anno 2021 dei ristori 2020 e del Fondo anticipazione di liquidità delle Regioni e Province autonome in valutazione (+ 77 nel 2024 e 10 nel 2025) 164,0 200,0 190,0
Art. 57 Riparto del contributo di cui all’articolo 23, comma 2, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41 (contributo per l’esercizio delle funzioni) 260,0    
Totale Titolo V 2.150,5 206,5 190,0
Titolo VI Giovani, scuola e ricerca
Art. 58 Misure urgenti per la scuola 470,0    
Art.59 Misure straordinarie per la tempestiva nomina dei docenti di posto comune e di sostegno e semplificazione delle procedure concorsuali del personale docente 7,7    
Art.60 Misure straordinarie a sostegno degli studenti e del sistema della formazione superiore e della ricerca e, nonché in materia di concorso di accesso alle scuole di specializzazione in medicina. 50,0    
Art. 61 Fondo italiano per la scienza (150,0 a decorrere dal 2022) 50,0 150,0  
Art.62 Polo di eccellenza per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore automotive nell’area di crisi industriale complessa di Torino (20,0 a decorrere dal 2021) 20,0    

 

 

Anni di riferimento 2021 2022 2023
Titolo I  Sostegno alle imprese, all’economia e  abbattimento dei costi fissi
Art. 63 Misure per favorire le opportunità e per il contrasto alla povertà educativa 45,0 115,0  
Art. 64 Misure in favore dell’acquisto della casa di abitazione ed in materia di prevenzione e contrasto al disagio giovanile 30,0    
Totale Titolo VI 672,7 265,0 0,0
 

Titolo VII   Cultura

Art. 65 Misure urgenti per la cultura 286,5    
Art. 66 Disposizioni urgenti in tema di previdenza e assistenza nel settore dello spettacolo 14,8 42,8 47,7
Art. 67 Misure urgenti a sostegno della filiera della stampa e investimenti pubblicitari 60,0 40,0 40,0
Totale Titolo VII 361,3 82,8 87,7
Titolo VIII Agricoltura e trasporti
Art. 68 Misure di sostegno per l’agricoltura, la pesca, l’acquacoltura e il settore agrituristico (quote crescenti fino al 2029) 1,6 4,6 3,6
Art. 69 Indennità per i lavoratori del settore agricolo e della pesca 451,8    
Art. 70 Esonero contributivo a favore delle filiere agricole appartenenti ai settori agrituristico e vitivinicolo 72,5    
Art. 71 Interventi per la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole danneggiate dalle avversità atmosferiche 105,0    
Art. 72 Disposizioni urgenti per la funzionalità di ANAS s.p.a. 48,1 25,2  
Art. 73 Disposizioni urgenti in materia di trasporti 599,0 7,0  
Totale Titolo VIII 1.278,0 36,8 3,6
Titolo IX Disposizioni finali e finanziarie

 

 

Anni di riferimento 2021 2022 2023
Titolo I  Sostegno alle imprese, all’economia e  abbattimento dei costi fissi
Art. 74 Proroga del contingente “Strade sicure” e remunerazione delle maggiori prestazioni di lavoro straordinario svolte dal personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza, del Corpo delle capitanerie di Porto – Guardia costiera, del Corpo della polizia Penitenziaria. 105,0    
Art. 77 c.1 Incremento del l valore medio dell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di beni e servizi dell’INPS per contenere gli effetti negativi dell’emergenza epidemiologica COVID-19 sul reddito dei lavoratori 45,0    
Art.77  c.2 Istituzione Fondo finalizzato alla sistemazione contabile di somme anticipate da parte delle amministrazioni centrali dello Stato, per la definizione di contenziosi di pertinenza di altre amministrazioni pubbliche 500,0    
Art 77 c.3 Incremento del Fondo per lo sviluppo e la coesione – periodo di programmazione 2021-2027 200,0    
Art. 77 c.4 Incremento del  Fondo unico per l’edilizia scolastica 150,0    
 

Art.77 c.5

Incremento Fondo di rotazione per l’attuazione dei programmi di politica comunitaria                             ( 100,0 nel 2025 e 140,0 nel 2026)      
Art. 77 c.6 Incremento Fondo di cui all’articolo 13 -duodecies

del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 per ristori in conseguenza dell’epidemia da COVID-19

100,0 130,0  
Art. 77 c.7 Incremento del  Fondo  per   far   fronte   ad   esigenze indifferibili che si manifestano nel corso  della gestione 800,0 100,0  
Art. 77 c.9 Interventi per far fronte agli eccezionali eventi meteorologici per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza nei territori delle province di Bologna, di Ferrara, di Modena e di Reggio Emilia danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 100,0    
Totale Titolo IX 2.000,0 230,0 0,0